La Hybrid Tower di Mestre esprime fin dal nome il concetto di ibridazione delle destinazioni d’uso e la coesistenza di più layers all’interno dello stesso edificio, attraverso una scansione architettonica formale e stilistica leggibile già dall’esterno.
All'interno convivono infatti diverse funzioni: spazi collettivi e privati, un health center, livelli direzionali e residenziali, fino al ristorante panoramico collocato all'ultimo piano.

Per gli interni della sede istituzionale di un'importante catena alberghiera, progettati dallo studio Arter&Citton al 9° piano della torre, è stata scelta la parete Slim: il sistema monovetro, grazie alla leggerezza, ai profili sottilissimi e al mimino ingombro, permette di massimizzare gli spazi e definire le aree-lavoro lasciando libera la visuale, per apprezzare la posizione elevata e valorizzare l'architettura vetrata. 
Le pareti, incassate a filo a pavimento e soffitto, integrano porte scorrevoli a tutta altezza: la soluzione con profili neri, vetri fumè e porte acidate contribuisce a creare, insieme alle finiture scelte per gli interni, un ambiente di elegante discrezione con un carattere executive.

Per il suo nuovo headquarter l'hotel group ha selezionato Hybrid Tower proprio perché la torre è diventata un landmark della città, situata in posizione favorevole per l’accessibilità a Venezia in una zona che ha vissuto una rapida metamorfosi evolvendosi da area industriale e semi-abbandonata in polo direzionale, turistico e residenziale.

Uffici executive
Hybrid Tower/piano 9, Mestre (Venezia)
progetto interior Arter&Citton

Slim

Parete monovetro dal design essenziale con profilo sottilissimo, che consente la suddivisione degli spazi in modo leggero, versatile e con il minimo impatto visivo.

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